lunedì 18 maggio 2015

Diarioterapia: La mia esperienza - 5/5


Un diario speciale: quello di Robinson Crosué.

Robinson avendo ritrovato i libri, le cui pagine erano state completamente sbiancate dall’acqua di mare, pensa di poterli utilizzare per tenere un diario. Solo per questo s’ingegna nell’ottenere un liquido colorato e resistente da un pesce e un mezzo per scrivere. Di seguito riporto uno stralcio tratto da “Venerdì o il limbo del Pacifico" di Michel Tournier, l'autore che rivisitò il testo di Daniel Defoe "Robinson Crusoe".
Si affrettò allora a tagliare in modo conveniente una penna di avvoltoio, e tracciando le prime parole su di un foglio di carta fu sul punto di piangere di gioia. Gli sembrava all’improvviso di essersi quasi strappato dall’abisso di bestialità in cui era sprofondato e di rientrare nel mondo dello spirito, compiendo quasi un atto sacro: scrivere. Da allora aperse quasi ogni giorno un suo log-book per affidargli (…) le sue meditazioni, l’evoluzione della propria vita interiore, o anche i ricordi che tornavano a lui dal passato e le riflessioni ispirate da quelli” (Tournier M., Venerdì o il limbo del Pacifico).
Rifacendomi ad alcuni accenni di una recensione sul testo di M.Tournier, rilevo che si il recensore, bene dice a sottolineare che le differenze tra il Robinson di Defoe e quello di Tournier. Il primo concreto e materialista, privo di una vera e propria filosofia di vita, interessato essenzialmente alla sua sopravvivenza ed il secondo, personaggio più completo, dotato di una forte personalità, critico e programmatore: intraprende un'attenta analisi razionale e sistemica degli eventi che lo conduce ad una metamorfosi spirituale nella quale, inizialmente, da uomo privo di alcuna speranza, si trasformerà in re e amministratore unico dell'isola.
Anche in questo libro, la scrittura che ci porta a conoscere il mondo così come il protagonista lo descrive nel suo diario, come un aprirsi di scatole cinesi, ci mostra il suo indiscutibile potere di trasformazione degli individui.


E proprio il caso di dirlo: l'inizio della catarsi inizia con la parola scritta. All'origine fu il verbo, e subito dopo il logos.

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